Novità in ambito sanitario: il Governo – grazie al Decreto Milleproroghe – ha posticipato di un anno l’acquisizione dei crediti formativi ECM, trasformando il triennio 2020-2022 nel quadriennio 2020-2023.
Nel Decreto-Legge 29 dicembre 2022, infatti, sono state sostituite le parole “triennio 2020-2022” riportate nell’articolo 5-bis del Decreto-Legge 29 maggio 2020, n. 34 convertito con la Legge 17 luglio 2020, n. 77, con le parole “quadriennio 2020-2023”.
La nuova formulazione del Decreto 34/2020 è quindi: i crediti formativi del quadriennio 2020-2023, da acquisire, ai sensi dell’articolo 16-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e dell’articolo 2, commi da 357 a 360, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, attraverso l’attività di formazione continua in medicina, si intendono già maturati in ragione di un terzo per tutti i professionisti sanitari di cui alla legge 11 gennaio 2018, n. 3 che hanno continuato a svolgere la propria attività professionale nel periodo dell’emergenza derivante dal COVID-19.
Si tratta di un cambio di rotta non aspettato, ma prevedibile: a novembre il Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie) aveva inviato una lettera a tutte le federazioni sanitarie certificando che soltanto il 47% dei loro iscritti risultasse adempiente all’obbligo formativo. Sebbene durante gli ultimi due mesi del 2022 in molti si siano affannati alla ricerca di corsi FAD o RES, la percentuale degli inadempienti risulta essere ancora troppo alta.
L’Educazione Continua in Medicina non è soltanto un obbligo deontologico, ma anche uno di legge che prevede sanzioni per i trasgressori.
Chi non è in regola entro il quadriennio formativo può infatti rischiare:
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Grazie per questa spiegazione chiara e dettagliata