
RAZIONALE
L’OMS definisce la Telemedicina come l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione al fine
di migliorare gli esiti di salute dei pazienti, aumentando l’accesso alle cure e alle informazioni mediche
in contesti nei quali il fattore distanza è cruciale.
I recenti accadimenti hanno indotto in pressoché tutte le organizzazioni produttive sia pubbliche che
private una improvvisa ed obbligata adozione di strumenti di lavoro a distanza.
La Regione Puglia, in linea con quanto verificatosi, riconosce che ogni medico in conformità ai co. 1) e
co. 4) dell’art. 38 del Decreto Legge 8 aprile 2020 n. 23 è tenuto a dotarsi […] “con oneri a proprio carico,
di sistemi di piattaforme digitali che consentano il contatto ordinario e prevalente con i pazienti fragili
e cronici gravi e collaborano a distanza, nel caso in cui non siano dotati di dispositivi di protezione individuale idonei, in via straordinaria ove fosse richiesto dalle Regioni, per la sorveglianza clinica dei
pazienti in quarantena o isolamento o in fase di guarigione dimessi precocemente dagli ospedali.
La gestione del percorso diagnostico del LES è quantomai importante. Strumenti innovativi, se debitamente utilizzati, permettono un miglioramento sensibile dell’iter diagnostico, coinvolgendo tutti gli
attori necessari abbattendo tempi e costi. È quanto si ripropone il CITEL che, in collaborazione con
l’Università degli Studi di Bari, porta avanti questo ambizioso progetto.
Il Corso si propone di formare medici specialisti, medici di famiglia e operatori sanitari al corretto utilizzo
di piattaforme di telemedicina, con incontri teorici dedicati all’approfondimento della patologia e a
dimostrazioni pratiche delle operazioni, senza tralasciare una parte pratica, interattiva, di applicazione
di quanto appreso a lezione.
RESPONSABILE SCIENTIFICO
Angelo Vacca, Professore Ordinario, Medicina Interna, UNIBA